Barbara Rossi e Maurizio Riva da oltre trent’anni forgiano i talenti del tennis italiano.
Dice lei:"C'è sinergia, abbiamo la stessa visione del tennis, ci capiamo al volo. A noi interessa prima di tutto costruire l'atleta".
Aggiunge lui: “Il tennis è uno sport di situazione, insegniamo prima di tutto a stare in campo, a lavorare sugli appoggi”.
Lei è Barbara Rossi, lui è Maurizio Riva. Insieme, dal 1989, costituiscono una delle coppie di allenatori di maggiore successo della storia del nostro tennis. Un curriculum al top, fatto di numeri (tornei vinti dai propri atleti a livello challenge nel maschile per Riva) di nomi (Schiavone, Pennetta solo per citare i più famosi per Rossi), e di indiscussa considerazione da parte dei colleghi come testimoniato lo scorso dicembre al Simposio dei coach tenutosi a Torino. Da sette anni - senza nessuna crisi in vista! - il loro incredibile bagaglio di sapienza tennistica è a disposizione dell’Accademia dei Quanta Club, un settore che hanno costruito quasi da zero: “Era il 2015 - ricorda Riva - quando il dottor Quintavalle ci chiamò per proporci la sfida più ambiziosa che ci può essere per chi come noi si era già fatto un nome importante nell’ambiente: costruire dalle fondamenta un’agonistica di livello in un altro club, uscendo dalla comfort zone”.
Per Barbara, la professione di allenatrice si è intrecciata con l’impegno da commentatrice tv con Eurosport, dove è voce tecnica per i tornei del Grande Slam. Come ha raccontato in un bel ‘pezzo’ che il giornalista di Repubblica Carlo Annovazzi le ha dedicato: “È cominciata quasi per caso, al Garden: Jacopo Lo Monaco mi chiese se mi interessava, ho provato, mi ha incuriosito e non ho più smesso. Mi permette di tenermi continuamente aggiornata sul tennis mondiale. Ho dovuto imparare, all'inizio sbagliavo i tempi, adesso mi piace proprio, mi preparo, ho pezzi e schede sull'iPad che mi vengono utili nelle ore e ore di telecronaca". La soddisfazione più grande, al microfono, gliel’ha regalata una sua allieva speciale: "Beh, sicuramente è la vittoria di Francesca a Parigi… In sala stampa ci siamo abbracciate in lacrime, io l'avevo presa ragazzina a dieci anni e l'ho seguita fino ai diciotto, c'era e c'è un rapporto fortissimo. E poi Francesca mi volle in prima fila alla conferenza stampa e mi fece conoscere a tutti”.
Il futuro è già qui, ogni giorno, sui 16 campi del Quanta Club: “Siamo nel pieno della preparazione atletica e tecnica - spiega Riva - il periodo invernale serve anche per apportare modifiche e correggere imperfezioni. Un lavoro da mettere a frutto a partire da febbraio nei tornei ATP/WTA da 15/25 mila, ai quali parteciperanno i nostri tennisti. Poi da metà aprile si rientra a casa per i campionati di squadra, serie B per i maschi, serie C per le femmine. Diverso il programma per i più piccoli, i 2005/6, per i quali la sdtagione dei tornei in Italia si concentra tra tra marzo e maggio con l’Avvenire per gli Under 16 e il Bonfiglio per gli under 18 come appuntamenti clou”.